STAMPA OFFSET

La qualità è fatta di piccoli dettagli e grandi numeri

 I nuovi impianti per la produzione industriale di stampati, grazie ad un sistema d’automazione e attraverso programmi elettronici, lavorano a grandi formati, a velocità superiore, e permettono alla nostra azienda di quadruplicare la produttività ottenendo sicurezza di realizzazione ad altissimi livelli, e ai nostri clienti di ottenere prezzi più che competitivi affiancati ad una più elevata qualità degli stampati.

Stampa offset e litografica

Sempre più spesso si sente parlare di stampa offset ma non tutti hanno ben chiaro cosa sia e come funzioni. Abbiamo pensato di realizzare una piccola spiegazione, lasciando le procedure tecniche specifiche a chi di dovere, per inquadrare la stampa offset e capire come funzioni realmente.

Partiamo nel dire che i termini “stampa offset” e “litografia” indicano due tecniche meccaniche di riproduzione di immagini su carta che si basano sullo stesso principio, ossia la repulsione e l’equilibrio tra acqua, materiale grasso e inchiostro, tutti posti su di una superficie stampante.

Lo stesso principio di stampa

La litografia (dal greco lithos, pietra, e graphos, scrivo) nasce nel 1796 dall’inventore Alois Senefelder ed è l’antenata della stampa offset.

Su di una pietra opportunamente levigata viene riprodotto il disegno speculare da stampare utilizzando una particolare matita, detta litografica, o degli inchiostri grassi; in questo modo, la pietra presenta due aree: una detta grafismo (il disegno) e l’altra detta contrografismo (la restante parte). Proprio per le sue proprietà idrofobe, la parte grassa attira l’inchiostro respingendo l’acqua, che si deposita quindi sul contrografismo. Quando la pietra così trattata viene posizionata nel torchio, attraverso la pressione esercitata su di essa riporta sul foglio di carta sottostante il disegno voluto.

La stampa offset, o procedimento planografico indiretto, si basa sullo stesso principio, ma è una tecnica più evoluta. La forma di stampa offset consiste nel passaggio attraverso cilindri bagnatori e inchiostratori di una lastra solitamente in alluminio (detta litografica) sulla quale sono presenti grafismi e contrografismi, realizzati attraverso laser o raggi UV. Tale supporto non è a contatto diretto con la carta, ma con un cilindro rivestito di caucciù che funge da elemento di trasporto e di rovesciamento dell’impronta inchiostrata: solo nel passaggio successivo il foglio verrà stampato. Il macchinario per la stampa offset può generalmente lavorare utilizzando i quattro colori complementari (CMYK, ossia Cyan, Magenta, Yellow e blacK) e Pantone. Per ciascun inchiostro utilizzato serve una lastra specifica: per questo è necessario che l’immagine non presenti tonalità troppo cariche, ossia formate da una percentuale di ciascun colore complementare troppo elevata, così da permettere una corretta asciugatura della carta evitando sbavature.

Offset ai giorni nostri

La stampa offset è la tecnica di stampa più diffusa ed avanzata per produrre grandi quantità di materiale: dai semplici manifesti in grande formato, alle pubblicazioni più complesse come libri e cataloghi.

Grazie ad un parco macchine tecnologicamente avanzato, Grafiche La Rocca è in grado di proporre al cliente una vasta gamma di formati e lavorazioni al prezzo più conveniente.

Nel tempo, questo reparto ha vissuto profonde trasformazioni legate alla diffusione di nuove tecnologie e sistemi sempre più avanzati.

Da diversi anni, lavoriamo con lastre offset a basso impatto ambientale mantenendo sempre la stessa definizione e qualità.

Biglietti da visita, carta da lettera e moduli sono prodotti di stampa “avventizi”, raggruppati sotto il nome di “accidenza” (dal latino accidentia). Anche gli inserti allegati ai giornali, i prospetti e le brochure vengono indicati con tale nome.

Nella maggior parte dei casi, questi prodotti vengono realizzati con la procedura offset. Tuttavia la tiratura può essere regolata in tutta semplicità e i quantitativi più limitati possono essere realizzati anche con stampa digitale. La procedura non dipende solo dalla tiratura: la qualità della stampa digitale ha raggiunto livelli tale che, nell’ambito dei prodotti commerciale, non sono appurabili differenze. Le nostre moderne tecniche consentono una ricca gamma di varianti, economiche, mirate e rapide da produrre.

Per i nostri clienti, il luogo di stampa non fa la differenza: la spedizione e il recapito vengono effettuati sempre entro il termine concordato.

Grafiche La Rocca propone un’ampia offerta nel settore della stampa commerciale.

La differenza tra stampa offset e stampa digitale

La stampa offset è ancora oggi il tipo di stampa più diffuso nell’industria tipografica, in Grafiche La Rocca ad esempio stampiamo l’85% della carta in offset.

  • La stampa offset è una stampa di tipo indiretto: l’immagine viene creata su una lastra matrice, da qui viene trasferita su un supporto di caucciù e tramite questo impressa sul foglio di carta. La gomma infatti permette di stampare con grande precisione anche su superfici non esattamente lisce – come ad esempio alcuni tipi di carta.
  • La stampa offset si basa su un meccanismo composto da tre cilindri. Nel primo cilindro è posizionata una lastra di alluminio molto flessibile: questa è la matrice dell’immagine opportunatamente inchiostrata. Il secondo cilindro è rivestito con una tela in gomma di caucciù e riceve l’immagine dalla matrice per poi imprimerla sul foglio. Il foglio scorre quindi tra il cilindrò di caucciù e un terzo cilindro detto cilindro di contropressione che favorisce la corretta stampa dell’immagine premendo il foglio sul cilindro di caucciù. Sopra la matrice lavorano altri piccoli cilindri deputati alla lavorazione dell’inchiostro e alla bagnatura della matrice.
  • Nella stampa offset la preparazione della matrice si basa sul principio di repulsione chimica e fisica tra acqua e sostanza grasse (come l’olio o in questo caso l’inchiostro). La matrice infatti è piana, le parti di alluminio che non devono contenere inchiostro (dette contrografismi) vengono bagnate da acqua, in questo modo l’inchiostro può depositarsi solo sulle zone che contengono i grafismi ovvero l’immagine da stampare. La precisione di questo semplice meccanismo appartiene all’ordine dei micron ed è ereditato dalla stampa litografica di fine Settecento.
  • Potremmo considerare la stampa offset come una evoluzione “industrializzata” della litografia, una tecnica di stampa diretta inventata alla fine del Settecento che prevede la creazione dell’immagine tramite la pressione di una lastra di pietra - opportunamente bagnata e inchiostrata - direttamente sulla carta. A differenza della litografia, l’offset è una stampa indiretta come abbiamo detto. La stampa offset viene inventata dal litografo statunitense Rubel che nel 1904 scopre casualmente il principio dell’impressione indiretta e realizza così la macchina basata su tre cilindri che abbiamo visto. L’invenzione viene poi perfezionata in Germania e Inghilterra.

Stampa digitale è un concetto molto più ampio della stampa offset e contiene al suo interno diverse tecnologie di stampa. La stampa a getto di inchiostro (inkjet) e la stampa laser sono due esempi che conosciamo molto bene dalle nostre stampanti di casa. Il minimo comun denominatore tra tutte queste tecnologie è il fatto che l’immagine è elaborata digitalmente e impressa sulla carta in maniera diretta o indiretta. 

La tecnologia digitale che più ci interessa descrivere nel contesto della tipografia industriale è la stampa digitale HP Indigo: una tecnologia realizzata dal colosso della stampa americano che eredita gran parte dei suoi meccanismi dall’offset, tanto da poter essere definita un offset digitale.

  • Anche in questo caso la stampa avviene attraverso il meccanismo dei tre cilindri principali, la differenza è che il cilindro matrice è realizzato digitalmente: le particelle di inchiostro sono caricate elettricamente in un liquido e quindi possono essere posizionate accuratamente sulla lastra usando campi elettrici controllati. Questo vuol dire che virtualmente ogni frazione di secondo è possibile cambiare l’immagine contenuta nella matrice e che quindi andrà in stampa.
  • Il digitale si affaccia nel mondo della stampa alla fine degli anni Novanta. Il vero è proprio boom si ha grazie a una rivoluzione dal lato software: con la diffusione del formato pdf realizzato da Adobe nel 1993. In questo modo era possibile mandare in stampa immagini uniformi create su dispositivi diversi. La tecnologia HP Indigo è stata inventata all’inizio degli anni Duemila e si è diffusa nel mondo della tipografia industriale negli ultimi 15 anni.

Vantaggi e svantaggi

Dopo aver descritto le due tecnologie possiamo capire di conseguenza i vantaggi e svantaggi della stampa offset e della stampa digitale e intuire perché le differenze si stanno assottigliando sempre più.

  • Costo di avviamento: la stampa offset ha lo svantaggio della preparazione della matrice iniziale. Questo ha un costo più elevato rispetto al digitale e non è possibile fare modifiche sulla lastra una volta preparata. C’è però da dire che i costi si stanno abbassando sempre di più e la velocità con cui si può sostituire la lastra è aumentata: fino al 2010 si impiegavano 6 minuti, oggi 90 secondi.
  • Numero di copie minime: visto che nella stampa digitale la matrice è realizzata elettronicamente, si può stampare anche solo una copia del prodotto. Mentre nell’offset il costo di preparazione della lastra non lo renderebbe conveniente. Questo è un grande vantaggio del digitale: si possono stampare anche pochissime copie di un libro o stampare on-demand. L’offset rimane però conveniente economicamente a tirature molto alte.
  • Qualità: classicamente si dice che la qualità dell’offset è superiore a quella del digitale.
  • Formato: la stampa offset utilizza un foglio di grande formato, su cui è possibile accorpare diversi prodotti abbattendo così i prezzi di stampa.

 

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